Page 41 - Acqua Marina numero trentasei
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FEDERICO II DI SVEVIA
Il testo, contenuto nel Registro di Cancelleria di Federico privilegi di Federico e il Regno di Sicilia diventa il f orente
istituisce undici nuovi custodes portuum a cui af anca un mercato di uno Stato ben disposto a coniugare economia
notarius, deputato alle funzioni contabili: due in Sicilia (a curtense ed economia del mare.
Trapani e Augusta), gli altri nella parte peninsulare del Quello intrapreso da Manfredi, sulla scia paterna, fu l’ambizioso
Regno: Turris Gareliani, Puteoli, Veteri e Bivona sul Mar progetto di realizzare uno Stato moderno attraverso intese
Tirreno, Cotrone e Turris Maris sullo Ionio, Piscaria e San commerciali volti a raf orzare il suo monopolio e, soprattutto,
Cataldo de Baro sull’Adriatico. una rete di scambi tra l’Occidente e l’Oriente sulla base di una
Ad ogni porto corrisponde un ambito regionale vocato politica di matrimoni, accordi e trattati.
alla produzione cerealicola destinata a conf uire in esso Obiettivo primario da cui partire, dopo aver sposato nel
realizzando un sistema logistico ante litteram tra masserie 1259 la principessa Elena d’Epiro ed essere diventato
e scali marittimi. Il provvedimento stabiliva come questi signore delle città di Durazzo, Valona, Berat e dei loro
funzionari dovessero agire, secondo un criterio geograf co, territori, era istituire un ponte tra le sponde dell’Adriatico.
e la loro successione. Ritenuta la Capitanata una terra strategica, si rendeva
Il tutto era contenuto in un prospetto completo e schematico necessaria la creazione di un porto con una buona
degli scali individuati dal sovrano e dei funzionari ai quali posizione logistica, più a nord di Brindisi e più vicino alla
quei porti sono stati af dati, un vero e proprio organigramma Dalmazia in grado di concentrare in sé introiti doganali,
da tenere sempre aggiornato e al quale poter fare f nanziari, monopòli di Stato, tra i quali emergevano quello
riferimento ogni volta si rendesse necessario comunicare del grano e quello del sale già istituiti da Federico II.
con i responsabili di questo o quel porto. Il porto di Siponto, causa impaludamento progressivo era
Questi scali integrano un “sistema” infrastrutturale già in decadenza e il progressivo insabbiamento, non potendo
dotato di regi arsenali e punti di imbarco per i pellegrinaggi. consentire di accogliere navi con suf ciente pescaggio,
Mercanti genovesi, pisani e veneziani vengono attirati bloccò ogni tipo di traf co, non solo nella zona del
grazie alla politica di f scalità di vantaggio concessa dai Gargano, ma anche nella pianura a nord dell’Ofanto.
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