Page 49 - Acqua Marina numero trentacinque
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© Gianluca Villani
Al timone, mi dirigevo lentamente verso la linea di Oltrepassato il cancello che divide la flotta tra il senso orario
partenza per non perdere il contatto con le altre e quello antiorario, ci posizioniamo in assetto di regata,
barche e cercavo di capire come fossero disposte la cercando di fare attenzione a tutte le microregolazioni per
barca giuria e la boa, mentre il resto dell’equipaggio si spingere il più possibile. Teniamo d’occhio tutte le mosse
affannava per sbloccare il rollafiocco e salvare la nostra dei nostri avversari della classe C e tutto procede bene fino
gara. Inconveniente risolto in extremis, siamo riusciti a al cruciale passaggio tra le isole. Non conoscendo bene la
completare correttamente le procedure di identificazione morfologia delle isole e il conseguente comportamento del
e di partenza. Purtroppo, però, abbiamo tagliato la linea vento, ci ritroviamo in parecchi buchi di vento che ci fanno
con circa 2 minuti di ritardo e ci siamo trovati subito nella perdere il vantaggio acquisito.
situazione di dover spingere al massimo e recuperare i La regata è stata un continuo alternarsi di momenti di
metri persi sulle altre barche. bonaccia in prossimità delle isole e momenti di vento
Primo incrocio alla boa di disimpegno: caos totale. medio che ci spingevano con forza. Finalmente giunge il
Ci troviamo mure a sinistra contro mure a dritta, ma sabato e il potente vento previsto da ovest si materializza
decidiamo comunque di virare sottovento, confidando intorno alle 10 del mattino. L’uragano Patricia si abbatte
nell’applicazione della regola 18.3, ben consci, però, che sulle coste siciliane con una ferocia inaudita, scatenando
gli avversari avrebbero potuto sollevare una protesta per le sue raffiche a una velocità media di 9,2 nodi, come se
qualche dettaglio che ci sarebbe potuto sfuggire. fosse una tempesta tropicale in piena azione.
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